Crisi d’acciaio

Thyssen annuncia 11 mila esuberi. La crisi va oltre questi numeri: l’industria metalmeccanica rappresenta da decenni, e ancora oggi, il cuore pulsante della prima economia europea e ora si trova difronte a un bivio

Crisi d’acciaio

Il colosso tedesco dell’acciaio Thyssen annuncia il taglio di 11 mila posti di lavoro, quasi il doppio di quanto preventivato nel maggio del 2019.

Lo si legge in una nota in cui viene indicato che la drastica decisione è dovuta alla necessità di “indirizzare il gruppo agli sviluppi del mercato nel lungo termine e fare fronte agli effetti del coronavirus”. Dei 6 mila posti annunciati nel 2019 il gruppo ne ha già tagliati 3.600 e punta a raggiungere quota 11 mila nei prossimi 3 anni.

Il taglio ai costi è parte della trasformazione del gruppo, resa più difficile dagli effetti della pandemia. Il 2019 si è chiuso con un utile di 9,6 miliardi grazie ai proventi della cessione del business ascensori (15 miliardi), altrimenti avrebbe registrato una perdita più pesante (5,5 miliardi contro i 250 milioni di rosso effettivamente registrati).

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