Un risultato così mancava da anni, anche per i sindacati tedeschi. La seconda rappresentanza dei lavoratori in Germania, Verdi, ha siglato un accordo dal valore storico con il governo.
I 2,3 milioni di dipendenti della pubblica amministrazione incassano tre aumenti salariali: 3,2% dal 1° marzo 2018 (valido anche retroattivamente), 3,1% dal 1° aprile 2019 e 1,1% dal 2020. Per Verdi, che aveva chiesto un aumento immediato del 6%, è comunque un successo avendo ottenuto più del 7% seppur ripartito su tre anni.
Il ministro dell’Interno, Horst Seehofer, che ha guidato il negoziato, spera che questa intesa possa aiutare a rendere la pubblica amministrazione “più attraente”. Anche perché la manodopera qualificata comincia a scarseggiare. La praticità tedesca ha pensato allora che la soluzione fosse aumentare i salari nel settore pubblico.
Certo la razionalità non basta. L’economia della Germania va che è una bellezza con una crescita al 2,2% nel 2017 e un avanzo di bilancio di 38 mld di euro. Quindi non è stato così difficile per il quarto governo Merkel stringere l’accordo. I costi saranno suddivisi tra lo Stato, 2,2 mld di euro, e le municipalità, a 7,5 mld.