Se l’aumento del tasso di disoccupazione è (in parte) una buona notizia

Il tasso di disoccupazione balza al 10,7% perché aumentano le persone in cerca di lavoro e diminuiscono gli inattivi

Se l’aumento del tasso di disoccupazione è (in parte) una buona notizia

Continua ad aprile la crescita graduale dei posti di lavoro, ma sale anche il tasso di disoccupazione come conseguenza dell’aumento delle persone in cerca di occupazione e della riduzione del numero di inattivi.

I dati diffusi dall’Istat mostrano un incremento mensile di 20.000 occupati, che salgono a +120 mila rispetto allo scorso gennaio. Il tasso di disoccupazione balza al 10,7%, il livello più elevato da ottobre 2018, che si raffronta al 7,4% di aprile 2020.

È un dato che si presta a una doppia lettura. Da un lato, come detto, sono aumentate le persone in cerca di occupazione (+870 mila in un anno) e contemporaneamente sono diminuiti gli inattivi. Dall’altro, il tasso di disoccupazione (e in generale le performance del mercato del lavoro nel nostro paese) resta su livelli elevati strutturalmente distanti ad esempio da quello delle prime tre economie europee: Germania, Regno Unito e Francia hanno, rispettivamente, il 4,6%, 4,8% e 8%.

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