Luca Maestri, romano, 54 anni, sposato e due figli. È un importante dirigente d'azienda, balzato agli onori delle cronache soltanto recentemente come vicepresidente e direttore finanziario di Apple.
Ma la sua carriera trentannale è ricca di successi e trasferimenti: ha vissuto in sette Paesi e tre continenti. Si è laureato in Economia e Commercio alla Luiss nel 1987 e ha conseguito un master in Business Administration all'Università di Boston nel 1991.
Terminati gli studi entra in General Motors, dove resta circa vent’anni. Per il colosso americano, Maestri ha curato tra il 2000 e il 2005 la joint venture con Fiat e si è occupato soprattutto del rilancio dell’azienda in Asia e Sudamerica.
Nel 2008 passa a un'altra joint venture, quella tra Nokia e Siemens, dove ricopre il ruolo di direttore finanziario. Restando nella medesima posizione, dopo tre anni cambia ancora e approda in Xerox.
Approda, infine, nel 2013 approda ad Apple, dapprima come capo della contabilità e successivamente come direttore finanziario in sostituzione di Peter Oppenheimer.
Oggi Maestri è fra i dirigenti più pagati al mondo con circa 25 milioni di dollari l'anno e gestisce una liquidità di oltre 200 miliardi. Se la Mela ha raggiunto un trilione di dollari di valore in Borsa è anche grazie a lui, che negli ultimi cinque anni ha gestito alcuni importanti cambiamenti nella struttura del capitale, con effetti positivi sulle quotazioni.
Il primo è stato la divisione per sette delle azioni, che ha reso più accessibile il prezzo per i piccoli investitori e facilitato l’ingresso del titolo nell’indice più famoso di Wall Street, il Dow Jones.
Maestri ha, inoltre, gestito l’enorme liquidità nelle casse di Apple in due modi graditi agli azionisti: il riacquisto delle proprie azioni e il continuo aumento del dividendo, cioè la quota di utili distribuita ai soci.
E della crescita in Borsa di Apple beneficia lo stesso Maestri, pagato in gran parte in azioni: il suo compenso 2017 è stato di 24 milioni di dollari, dei quali 20 in titoli della Mela.