Amazon, la società da un trilione di dollari gestita dall'uomo più ricco del mondo, aumenta il salario minimo a 15 dollari l’ora – più del doppio di quello stabilito per legge negli Stati Uniti - per tutti i dipendenti impiegati negli Usa a tempo pieno e part-time, ma anche per i temporanei e gli interinali. La decisione entra in vigore il primo novembre.
Dell’incremento beneficeranno anche i lavoratori britannici. Nel Regno Unito il minimo è stato aumentato del 28% per coloro che sono localizzati a Londra e del 18% per quelli operativi nel resto del paese.
"Abbiamo ascoltato i nostri critici, abbiamo riflettuto molto su ciò che volevamo fare e abbiamo deciso di cambiare", ha dichiarato Jeff Bezos, fondatore e ceo di Amazon. In realtà non si tratta di un gesto di filantropia. La società è stata spesso oggetto di critiche per gli eccessivi carichi a cui sottopone la propria forza lavoro – riuscendo persino a mettere d’accordo Donald Trump e Bernie Sanders - e tenta così di rilanciare la propria immagine.
Ma non è tutto qui. Amazon non si ferma e pensa in grande. "Lavoreremo per ottenere il sostegno del Congresso per un aumento del salario minimo federale. Quello attuale è pari a 7,25 dollari ed è stato fissato quasi un decennio fa", ha dichiarato Jay Carney, vicepresidente senior di Amazon Global Corporate Affairs.