Il salario minimo continua ad essere uno dei temi più caldi, anche negli Stati Uniti. La California ha approvato il ‘Fast Recovery Act’, legge firmata dal governatore democratico Gavin Newson.
La legge segna un importante passaggio per il salario minimo dei dipendenti dei fast food, aumentandolo a 22 dollari all’ora dai 15 dollari attuali approvati nel Golden State lo scorso aprile del 2016.
La misura si applicherà a tutte le catene del settore che hanno oltre 26 dipendenti con almeno 100 sedi a livello nazionale.
La reazione dei giganti americani del fast food è stata fulminea: e non si è trattato di parole caramellate. Colossi come McDonald minacciano di aumentare i prezzi del 20% e di robotizzare ulteriormente i locali sacrificando i dipendenti.