La Grecia apre la caccia (fiscale) ai nomadi digitali figli dell'era del coronavirus e prepara - come già hanno fatto Bermuda, Barbados, Georgia ed Estonia - un progetto di legge (voluto dal governo di centro-destra) che consentirà di trasferirsi a lavorare nel paese ellenico pagando la metà delle tasse.
L’attuale aliquota fiscale in Grecia è del 44% per guadagni annuali superiori a 40.000 euro. Secondo il regime proposto, la percentuale scenderà al 22% per sette anni.
Il piano di Atene (vale solo per il 2021) punta in prima battuta a facilitare il rimpatrio degli 800 mila cittadini ellenici che vivono all’estero. Ma l’obiettivo è anche quello di cercare di attirare nel paese gli orfani della Brexit e altri cittadini europei che durante il Covid-19 hanno scoperto che le tecnologie digitali consentono di lavorare anche in remoto.