Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dopo anni di attese, studi e polemiche, ha pubblicato sul proprio sito l’elenco delle aree idonee per il deposito nazionale delle scorie nucleari, contenuto nella Carta Nazionale delle Aree Idonee (Cnai).
La Carta è stata elaborata da Sogin (la società pubblica che dovrà realizzare e gestire l'impianto per lo smantellamento degli impianti nucleari) e Isin, e individua 51 locazioni possibili. Entro 30 giorni dalla pubblicazione della Carta, possono essere presentate le candidature a ospitare il deposito da parte di enti territoriali e strutture militari.
Ecco le aree individuate.
In Piemonte, 5 siti: la zona adatta è in provincia di Alessandria, nei comuni di Bosco Marengo, Novi Ligure, Alessandria, Oviglio, Quargnento, Castelnuovo Bormida, Sezzadio, Fubine Monferrato.
Il Lazio ha il maggior numero di siti idonei, 21, tutti nel Viterbese, nei comuni di Montalto di Castro, Canino, Cellere, Ischia di Castro, Soriano nel Cimino, Vasanello, Vignanello, Corchiano, Gallese, Tarquinia, Tuscania, Arlena di Castro, Piansano, Tessennano.
In Sardegna, gli 8 siti sono concentrati fra la provincia di Oristano e quella di Sud Sardegna, a Albagiara, Assolo, Usellus, Mandas, Siurgius Donigala, Segariu, Villamar, Setzu, Tuili, Turri, Ussaramanna, Nurri, Ortacesus, Guasila.
Fra Puglia e Basilicata sono concentrati 15 siti: fra la provincia di Matera (Montalbano Jonico, Matera, Bernalda, Montescaglioso, Irsina) e i comuni di Altamura, Laterza e Gravina, con una appendice nel Potentino, a Genzano di Lucania.
In Sicilia si trova la quinta e ultima zona, nel Trapanese, con 2 aree idonee a Calatafimi, Segesta e Trapani.