Una stangata da quasi 1.000 euro in un anno. È quella che dovrà sostenere la famiglia tipo, in regime di maggior tutela, per gli aumenti di elettricità e gas nonostante l’intervento del governo che ha stanziato 3,8 miliardi di euro per calmierare i rincari.
In un anno, la spesa per luce e gas, per una famiglia tipo, ammonterà a 2.383 euro, in crescita di 944 euro rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente. Un balzo determinato dal boom dei prezzi delle materie prime energetiche e della CO2.
In termini di effetti finali - spiega Arera - per la bolletta elettrica la spesa per la famiglia-tipo nel periodo compreso tra il 1 aprile 2021 e il 31 marzo 2022 sarà di circa 823 euro, con una variazione del +68% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1 aprile 2020 - 31 marzo 2021), corrispondente a un incremento di circa 334 euro/anno.
Nello stesso periodo, la spesa della famiglia-tipo per la bolletta gas sarà di circa 1.560 euro, con una variazione del +64% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente, corrispondente a un incremento di circa 610 euro/anno.
Gli aumenti delle bollette riflettono il trend di forte crescita delle quotazioni internazionali delle materie prime energetiche e del prezzo della CO2. L’amara consolazione è che analoghe ripercussioni sui prezzi per i consumatori finali si sono registrate in tutta Europa.
Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani dice la sua in merito rincari delle tariffe di luce e gas. A suo avviso “è il prezzo per aver fatto certe scelte. Abbiamo deciso che era meglio comprare all’estero il gas invece di utilizzare il nostro”.
Quindi annuncia che “nei prossimi 12-18 mesi dobbiamo muoverci anche in altre direzioni. Come quella di aumentare la produzione di gas nazionale con giacimenti già aperti”. Si potrebbero “magari raddoppiare i 4 miliardi di metri cubi attuali”, spiega.