L’epidemia di coronavirus e il crollo dei prezzi del petrolio affondano le Borse asiatiche. E non solo.
A Tokyo, l’indice Nikkei 225 segna un ribasso del 6,14%, mentre a Seul, il Kospi viaggia su una diminuzione del 4,26%. In forte calo anche per le Borse cinesi. A picco quella australiana, scesa oltre il 7%, il giorno peggiore dalla crisi finanziaria del 2008.
A destabilizzare i mercati è la forte riduzione della domanda di petrolio, segnale palese del rallentamento dell’economia mondiale.
L’oro nero ha visto le quotazioni crollare di nuovo nella tarda mattinata dei mercati asiatici: il Nymex (il principale mercato mondiale per futures ed options sui prodotti energetici, metalli preziosi e industriali) è finito a 27,61 dollari al barile, scontando una perdita del 33,12%.
Il Brent (che si basa sul valore del greggio del Mare del Nord ed è un punto di riferimento del prezzo del petrolio a livello internazionale) ha ceduto quasi un terzo del suo valore: -30,31%, a 31,55 dollari.