L’accordo raggiunto nei giorni scorsi dai principali paesi produttori di petrolio (Opec+) non è servito a rilanciare il prezzo del greggio.
Il taglio di 9,7 milioni di barili al giorno, infatti, deciso per ridurre l’offerta non è sufficiente a compensare il calo della domanda globale a causa del blocco delle produzioni non essenziali deciso dalla maggior parte degli Stati.
In caduta libera il prezzo del Wti statunitense che ha vìolato anche la soglia degli 11 dollari per barile scendendo in area 10,34, ai minimi dal 1986. Il Brent è a 27 dollari.
Il calo del prezzo del greggio ha ricadute anche sul prezzo della benzina anche se in Italia i risparmi alla pompa ci sono ma sono molto contenuti. E comunque non sono mai “proporzionali a quelle del mercato del greggio”e “non arrivano mai al 10%”, denuncia Altroconsumo.