“La possibilità di sfruttare l’energia nucleare con impianti di quarta generazione è un tema bellissimo e stimolante. Se si dovesse puntare su questo progetto, con un seguito reale, sarebbe una risposta veramente interessantissima. Un plauso al ministro Cingolani.” Alberto Bombassei, presidente del gruppo Brembo, a margine del forum Ambrosetti di Cernobbio, sposa l’idea.
“Questa tecnologia è molto innovativa, non è il vecchio sistema della fissione nucleare – spiega Bombassei -. E se, come sembra, ha un sostegno scientifico, la considero una via estremamente interessante.”
Sulla stessa lunghezza d’onda si posiziona Paolo Scaroni, vicepresidente della banca d’affari Rothschild, ex amministratore delegato di Enel ed Eni, che a Repubblica dice: “Sul nucleare condivido quanto ha detto il ministro Cingolani. Non si può escludere a priori una tecnologia che annulla le emissioni di anidride carbonica. Il mondo costruisce nuove centrali, ma in Italia è difficile fare scelte impopolari”.
Chiamato in causa dai due top manager, il ministro della Transizione energetica Roberto Cingolani: “Io non ho fatto nessuna proposta, ho parlato agli studenti degli studi che si stanno conducendo, anche perché ad oggi non c’è una tecnologia. Francia e Stati Uniti stanno studiando queste tecnologie e, se si dimostreranno valide e sicure fra vent’anni, ne dovremo tenere conto.” E aggiunge: “Non è colpa mia se la Francia ha chiesto alla Commissione Europea se i reattori di quarta generazione possano essere considerati verdi. Ad ascoltare e aspettare non dobbiamo spendere neanche un euro.”