La Germania fa scattare il proprio piano di emergenza per un possibile calo di forniture di gas dalla Russia. Lo ha annunciato il ministro tedesco dell’Economia, Robert Habeck, spiegando che il paese ha alzato il livello di allarme sulle forniture da Mosca in base al piano di emergenza messo a punto per far fronte a un eventuale taglio di approvvigionamenti.
La decisione - ha spiegato - arriva dopo che il G7 ha dichiarato che non intende pagare a Mosca il gas in rubli, come richiesto dal Cremlino. L’“allerta preventiva” prevede, tra l’altro, l’immediata attivazione di una squadra di crisi presso il ministero per monitorare la situazione. Habeck ha rilevato che gli stoccaggi di gas tedeschi sono attualmente al 25%, ma la “questione chiave” - ha aggiunto - è “dove saranno in autunno”.
Habeck ha quindi ribadito che la Germania “non accetterà alcuna violazione dei contratti sottoscritti”, compresa la pretesa della Russia di essere pagata in rubli e non in euro o in dollari.
Dal canto suo, il capo del gestore della rete tedesca, Klaus Mueller, ha spiegato in un tweet che l’obiettivo dell’allerta preventiva è evitare un deterioramento delle forniture e che l’industria deve tenersi pronta a “tutti gli scenari”.
L’annuncio di Berlino ha fatto immediatamente schizzare il prezzo del gas all’hub di Amsterdam, principale riferimento per le contrattazioni in Europa, salito a 122 euro al megawattora il 30 marzo. Il prezzo è tornato a scendere giovedì.
L’intervento di Habeck si è poi concluso con un appello ad aziende e privati per un consumo responsabile. “Ecco perché vorrei combinare la proclamazione della fase di preallarme con l’appello alle aziende e ai consumatori privati che ci aiutino, che aiutino la Germania, che aiutino l’Ucraina risparmiando gas o energia”.
Contestualmente è stato precisato che il piano di emergenza gas prevede tre fasi: preallarme, allarme ed emergenza. E solo nella terza fase lo Stato interviene. Ulteriore precisazione è stata fatta sulle priorità, ovvero famiglie e istituzioni come gli ospedali.
E dopo la Germania, anche l’Austria ha attivato il sistema di allerta preventiva relativa al piano d'emergenza sulle forniture di gas. Lo ha annunciato il governo di Vienna.