Il Congo ha visto crescere le proprie entrate dalle risorse naturali nel 2017 a oltre 1 miliardo di dollari, con un aumento del 45,2% rispetto all'anno precedente. Una crescita dovuta anche all'aumento dei prezzi delle materie prime nei mercati globali. Il 9 marzo è stato emanato il nuovo codice minerario con l’obiettivo di aumentare le entrate del governo congolese.
Le risorse naturali (minerali, idrocarburi, foreste) hanno registrato nell’ultimo anno un aumento dai 708,8 milioni del 2016 ai 1.029 miliardi di euro del 2017; le entrate minerarie sono cresciute del 35,6% grazie a un aumento dei prezzi sui mercati internazionali del rame (+13,3%), dell’oro (+13%) e del coltan (+59%).
Ne 2017 l’80% delle entrate del governo provenienti dalle risorse naturali viene dalle miniere, circa il 20% dalle estrazioni petrolifere. Una percentuale alta ma comunque in leggero calo rispetto al 2016 dove i ricavi minerari rappresentavano l’85,5% del totale. Tra le novità introdotte dal nuovo codice minerario c’è l’aumento delle royalties di sfruttamento delle miniere dal 2 al 3,5% per minerali convenzionali (come rame e oro) e dal 2 al 10% per quelli strategici come il cobalto.
Le modifiche introdotte potrebbero essere applicate immediatamente, anche a società già presenti e operanti in Congo, ma gli adeguamenti potranno essere effettuati caso per caso, in forza dei regolamenti sulle miniere che disciplineranno il suo ambito di applicazione.