La Danimarca mette fine a tutte le nuove esplorazioni di petrolio e gas nel Mare del Nord. “Stiamo ora ponendo fine all’era fossile”, ha detto il ministro del clima danese Dan Jorgensen.
Il paese nordico è attualmente il più grande produttore di petrolio nell’Ue, sebbene produca molto meno sia della Norvegia che del Regno Unito (entrambi non membri comunitari): nel 2019 ha pompato 103.000 barili al giorno.
Ecco perché la decisione dello stop costerà salata: circa 13 miliardi di corone (1,74 mld di euro). Ma tutta questa produzione di greggio stava diventando un problema in un paese che dagli anni ’70 ha finanziato grazie al greggio il suo generoso stato sociale e che ora vuole guardare avanti.
Il governo di Copenaghen mira a ridurre del 70% le emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030, nonché a raggiungere le emissioni nette pari a zero entro il 2050. Entrambi gli obiettivi sono stati approvati per legge.