La stagnazione della crescita italiana nel 2018 ha determinato un effetto di trascinamento sugli anni a venire "che non è agevole rimontare" e "anche un tasso medio annuo di crescita del Pil molto modesto, come quello ora stimato a livello ufficiale (0,2%), presupporrà una ripresa delle attività economiche nel corso dei prossimi trimestri non priva di incertezze", ha aggiunto Granelli.
Un riordino delle deduzioni fiscali e un riassetto delle tasse è una priorità, ma lo shock fiscale evocato da alcuni, senza coperture nel breve termine, "potrebbe avere ripercussioni gravi, tali da annullare o ridurre molto i benefici della rimodulazione delle aliquote", ha commentato il procuratore generale della Corte dei Conti, Alberto Avoli.