L'imposta sulle transazioni digitali passa dal 6 per cento fissato al Senato al 3. Ma, diversamente da quanto ipotizzato all'inizio, non viene allargata al commercio.
Tuttavia, da una base imponibile valutata in 6,34 miliardi è stimato il prelievo di un gettito di 190 milioni annui, 76 milioni in più di quanto previsto dalla prima versione.
Con la la revisione, presentata dal Presidente della Commissione Bilancio della Camera e relatore alla manovra, Francesco Boccia, nella web tax salta il meccanismo del credito d'imposta, visto che la nuova imposta sulle transazioni digitali sarà prelevata con l'applicazione di una ritenuta.
E' comunque previsto un cuscinetto per le PMI e le start up: in questi casi l'obbligo di versamento delle imposte subentra soltanto se si superano in un anno solare 3000 transazioni digitali.