“Credo che se riuscisse a chiudere il perimetro dell’innovazione tecnologica, dell’interoperabilità di dati, della trasmissione di questi dati, della valorizzazione di tale patrimonio informativo da parte dell'amministrazione finanziaria, tutelando tutti i diritti dei cittadini, il Parlamento e il Governo possono accettare una sfida di dimezzare l’evasione fiscale nel giro di una legislatura, ovvero in cinque anni”. A sostenerlo è il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini.
“Sono ascrivibili alla fatturazione elettronica effetti positivi che si attestano nell’ordine di circa 3,5 miliardi di euro – continua Ruffini -. In particolare, il gettito relativo all'Iva riconducibile a versamenti spontanei dei contribuenti è stato stimato in circa 2 miliardi, tale emersione si ripercuote sulle imposte dirette per poco più, si stima, di mezzo miliardo di euro, per quanto riguarda le azioni di contrasto delle frodi fiscali, nel 2019 è stato individuato un numero di soggetti, poco più di 200 società ed enti, bloccando compensazioni per un miliardo di euro”.