Si alza il velo su circa 200 mila conti correnti svizzeri prima segreti e sconosciuti al Fisco italiano. È il risultato dell’accordo di scambio di dati fiscali, siglato tra la Confederazione elvetica e l’Italia.
I conti correnti sono quelli posseduti da quanti negli anni passati non hanno aderito alla voluntary disclosure (collaborazione volontaria), o che hanno alzato lo scudo ‘protettivo’ delle società fiduciarie.
I possessori di quei conti correnti svizzeri mai dichiarati ora rischiano non solo multe salate se si dovesse accertare evasione fiscale, ma anche incorrere in indagini di rilevanza penale.
La Svizzera fa così un altro passo verso lo scambio di dati finanziari con i governi di altri stati, accogliendo le sollecitazioni del Global Forum sulla trasparenza fiscale e lo scambio di informazioni, il cui segretariato si trova presso l’Ocse.
In pratica, i 75 Paesi facenti parte del Global Forum hanno firmato un accordo per lo scambio dei dati automatico, che consentirà a ciascuno di essi di verificare se propri connazionali posseggono ricchezze all’estero non dichiarate.