Un bilancio “migliorabile”. Perché scritto in 15 giorni. Michel Barnier, primo ministro francese, apre le porte ai contributi del Parlamento.
Ma su un aspetto del budget non sembra intenzionato a cedere: il rigore della manovra, che supera i 60 miliardi di euro, tocca il 2% del Pil e ricorda quella, altrettanto rigorosa, del 1983.
Il bilancio approvato dal consiglio dei ministri, e inviato alle camere, prevede tagli per 41,3 mld e maggiori imposte per 19,3 mld.
Saranno temporaneamente ridotte le esenzioni per coloro che hanno redditi più alti, mentre le 440 aziende più grandi pagheranno imposte straordinarie per due anni.
Non dovrebbe, tuttavia, essere introdotta alcuna patrimoniale.