Anche quest’anno la Banca Centrale Europea sta svolgendo un ruolo fondamentale nel finanziamento del debito pubblico italiano e degli altri paesi dell’Eurozona. Entro la fine del 2021, infatti, la Bce dovrebbe acquistare titoli del debito italiano per 159 miliardi, soprattutto tramite il Pandemic Emergency Purchase Program (Pepp), coprendo quasi interamente il deficit pubblico.
L’apporto complessivo del programma nel 2020-21 è superiore a quanto spetterebbe all’Italia secondo il criterio del capital key legato alla partecipazione del nostro paese al capitale della Bce. Inoltre, Francoforte continua a rinnovare i titoli di debito pubblico già detenuti che giungono in scadenza.
A fine 2021, insieme alle altre istituzioni europee, la Bce deterrà quasi il 28% del debito pubblico. Conseguentemente, lo stato italiano sta addirittura riducendo il proprio debito (in termini assoluti) verso i mercati finanziari, il che contribuisce a spiegare i bassi tassi di interesse sui nostri titoli di Stato.