Nel 2022, la Banca centrale europea terminerà gli acquisti di titoli pubblici del programma temporaneo legato alla crisi pandemica.
Gli acquisti di titoli di Stato da parte dell’istituto di Francoforte continueranno comunque a ricoprire un ruolo rilevante nel finanziamento del debito pubblico dell’Italia e degli altri stati dell’Eurozona.
La Bce acquisterà 63 miliardi di titoli del debito italiano (pari al 60% del deficit previsto), una quota consistente anche se inferiore a quella stimata per il 2021 (155 miliardi, pari al 92% del deficit).
Considerando anche i finanziamenti degli altri programmi dell’Ue, le istituzioni europee dovrebbero detenere debito pubblico italiano per 42,4 punti percentuali di Pil nel 2021 e 44,3 nel 2022.
Ciò permetterebbe di mantenere limitato, rispetto al 2019, il volume di debito detenuto dai mercati finanziari, contribuendo al suo rifinanziamento a tassi bassi.