Il debito pubblico della Cina potrebbe finalmente stabilizzarsi quest'anno. La previsione è di una parte di economisti che scommettono sul fatto che il presidente Xi Jinping abbia deciso davvero di dare priorità al controllo dei rischi finanziari.
Il debito sarà pari al 260% del Pil alla fine del 2018, lo stesso di 12 mesi prima, secondo le stime mediane di 21 economisti intervistati da Bloomberg a marzo. In termini nominali, ciò significherebbe che la crescita del debito sta rallentando allo stesso ritmo dell’economia.
La Cina è uno dei paesi a rischiare maggiormente una crisi finanziaria. Lo ha ricordato di recente anche la Banca dei Regolamenti Internazionali. Tuttavia, il rapporto debito/Pil dovrebbe aver raggiunto il picco nel 2017 e potrebbe stabilizzarsi entro il 2020, secondo l’ex governatore della Banca centrale, Zhou Xiaochuan. A favore di questa tesi va anche la constatazione che gran parte del credito in passato è confluito in settori improduttivi, pertanto l’impatto negativo sulla crescita dovrebbe essere contenuto.
Sfortunatamente le valutazioni sono tutte basate su stime. La Cina, infatti, non ha comunicato alcun dato ufficiale sulla dimensione attuale del debito. Una cosa comunque è certa: i cinesi sono cambiati, erano noti per la loro parsimonia e ora si riscoprono grandi debitori.