Il surplus commerciale della Germania è il più grande del mondo per il terzo anno consecutivo, superando Giappone e Russia. Ma è un ‘tesoretto’ che ha fatto salire la tensione, soprattutto con gli Stati Uniti.
Secondo l’Institute for Economic Research, l'avanzo delle partite correnti di Berlino è arrivato a 294 miliardi di dollari, superando Tokyo (173 mld) e Mosca (116). Sebbene i tre paesi abbiano gestito le maggiori eccedenze commerciali del mondo negli ultimi anni e la Germania abbia messo a segno un nuovo record (prima per tre anni consecutivi), la dinamica del surplus tedesco appare discendente.
L'economia della Germania sta rallentando a causa delle questioni legate alla Brexit, delle tensioni commerciali con gli Stati Uniti, della riduzione della crescita in Cina e dell'incertezza economica nell’Ue. E questa tendenza sta ora sollevando una certa preoccupazione tra i politici e gli economisti tedeschi. Per alcuni analisti la Germania dovrebbe utilizzare il proprio surplus per stimolare la crescita, mentre per altri resta prioritario il riallineamento delle relazioni commerciali globali.
Il rapporto Ifo ha anche rilevato che la Germania ha registrato dal 2011 solidi avanzi di conto corrente superiori al 6% raccomandato dalla Commissione europea. Il rapporto tra surplus e Pil ha raggiunto il livello record dell’8,9% nel 2015. Nonostante da allora sia diminuito, rimane impressionante.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha espresso più volte la sua insoddisfazione per le relazioni commerciali tra Washington e Bruxelles, e poiché la Germania è vista come la potenza economica del blocco, la sua performance commerciale è la fonte della maggior parte dello sgomento di Trump. E il presidente degli Stati Uniti sa benissimo come spaventare la locomotiva d’Europa: imponendo dazi sull’importazione di auto europee.
In un altro studio, Reuters ha rilevato che il surplus commerciale della Germania con gli Stati Uniti è diminuito nel 2018, attestandosi a 55,37 miliardi di dollari, sebbene le esportazioni tedesche verso gli Stati Uniti siano aumentate dell'1,5%, a 113,5 mld. Tuttavia, le importazioni sono aumentate ancora di più (+4%) salendo a 64,6 mld. Nel frattempo, gli scambi tra Cina e Germania si sono attestati a 200 miliardi di euro, con le esportazioni tedesche in crescita dell'8% a 93 mld e le importazioni si sono gonfiate del 4% a 106 mld.
Quindi, resta aperto l’interrogativo: cosa fare del tesoretto? Sulla scia del rapporto Ifo, il governo tedesco ha dichiarato che ne utilizzerà una parte per introdurre tagli alle tasse, aumentare la spesa sociale e riformare il sistema sanitario nazionale. Nell’idea di Berlino tali investimenti potrebbero stimolare la domanda interna, con la conseguenza che verrebbero venduti nel paese più beni prodotti in Germania, riducendo così la dipendenza della prima economia europea, nonché quarta al mondo, dal commercio estero.