Nel presentare la manovra, Scholz ha detto che anche il prossimo anno la Germania dovrà sospendere il freno al debito dettato dalla Costituzione e che soltanto dal 2022 potrà tornare a mirare al pareggio di bilancio: ma non c’è certezza.
La crisi Covid-19 ha avuto un impatto dirompente sui conti pubblici in Germania. Tra gennaio e agosto di quest’anno le entrate tributarie totali sono calate del 12,2% e per il 2020 il ministero delle Finanze prevede 290,4 mld contro i 356,5 del 2019. Contestualmente la crisi pandemica ha provocato un forte aumento della spesa pubblica.
Il rapporto debito/Pil della Germania, che ha chiuso il 2019 al 59,5% sotto la soglia di Maastricht, è destinato quest’anno a salire al 75,25%. Nel Documento di programmazione economica e finanziaria 2021-2024, Scholz ha però anche annunciato che il debito “scenderà in modo massiccio nei prossimi anni da 217,8 mld nel 2020 a soli 5 mld nel 2024”.