La Russia intende ripagare il debito estero, e gli interessi sul debito estero, denominati in dollari o euro solo se i detentori dei bond apriranno conti presso una banca pubblica russa, secondo uno schema simile a quello introdotto per il pagamento dell’acquisto di gas.
Come previsto da un decreto firmato da Vladimir Putin, gli acquirenti del gas russo hanno dovuto aprire anche un conto in rubli presso Gazprombank. La somma che versano in euro, come previsto dai contratti, viene convertita dalla banca russa, e accreditata su questo conto da cui poi viene effettuato il pagamento a Gazprom.
“La valuta straniera viene trasferita da noi, e qui viene convertita in rubli”, ha riassunto il ministro delle Finanze, Anton Siluanov, in un’intervista a Vedomosti, spiegando che lo stesso meccanismo, ma ribaltato, sarà usato per i bond pubblici. La Russia verserà rubli alla banca, che li convertirà in euro o in dollari, e i titolari di bond riceveranno quindi valuta straniera. Per farlo, tuttavia, dovranno aver aperto un conto presso le stesse banche su cui Mosca versa i suoi rubli.