L’epidemia di coronavirus non è più una minaccia, ma una realtà per l’Africa dopo che negli ultimi giorni i numeri del contagio sono aumentati rapidamente, spingendo i governi nazionali ad adottare misure sempre più restrittive per cercare di fermarne la diffusione in Paesi con sistemi sanitari fragili e una popolazione già duramente colpita da Hiv, tubercolosi, Ebola e altre malattie infettive.
Dopo un esordio lento, con il primo caso registrato in Egitto il 14 febbraio, in Africa la situazione sta mutando: in poco più di una settimana sono stati infettati più di 20 nuovi Paesi, portando il totale a 30 nazioni colpite su 54 Stati africani, con quasi 500 casi noti.
I numeri sembrano ancora raccontare una situazione non drammatica, ma il timore è che l’Africa sia una “bomba a orologeria”. Intanto i governi cominciano a decretare lo stato di emergenza e a chiudere i confini.