Fino a 28 milioni di persone nell’Africa orientale sono a rischio di fame acuta a causa dell’impennata dei prezzi dovuta alla guerra in Ucraina e per la mancanza di pioggia. A lanciare l’allarme è l’organizzazione Oxfam. Kenya, Somalia ed Etiopia stanno vivendo il clima più secco degli ultimi 40 anni, mentre il Sud Sudan è alle prese con continue inondazioni.
Oxfam evidenzia inoltre la distrazione della comunità internazionale per il conflitto in Ucraina, che porta a trascurare la crisi alimentare nella regione dell’Africa orientale. Descrivendo la risposta globale come “terribilmente sotto-finanziata”, l’organizzazione afferma nel comunicato che è pervenuto solo il 3% dei 6 miliardi di dollari richiesti dall’Onu quest’anno per Etiopia, Somalia e Sud Sudan.
“Le ripercussioni del conflitto ucraino sul sistema alimentare globale si riverbereranno in tutto il mondo, ma saranno le persone più povere e vulnerabili quelle più colpite e con maggiore velocità”, ha dichiarato Gabriela Bucher, direttrice esecutiva di Oxfam.
Fino al 90% del grano dei Paesi dell’Africa orientale proviene da Ucraina e Russia, secondo le stime dell’organizzazione.