L'attuale direttore del Fondo Monetario Internazionale, classe 1956, ha un profilo economico di spessore. E ha consentito a Emmanuel Macron, che pure non la considerava il suo candidato preferito, di piantare la bandiera francese a Francoforte.
Esponente dell'alta borghesia parigina e più volte inclusa nella lista delle 100 donne più potenti del mondo secondo Forbes, Christine Lagarde è scesa in campo in politica con il Partito popolare francese e nel 2005 ha ricoperto il ruolo di ministro delegato al Commercio estero scelta dal premier Dominique De Villepin. In seguito è stata ministro dell'Agricoltura e della Pesca nel governo Fillon I e dell'Economia, dell'Industria e dell'Impiego nel governo Fillon II.
Il 28 giugno 2011 il comitato esecutivo del Fondo monetario internazionale l'ha scelta come nuovo direttore generale, colmando il vuoto creatosi in seguito alle dimissioni del suo connazionale Dominique Strauss-Kahn, travolto dallo scandalo per una presunta violenza sessuale, in seguito rivelatesi insussistente. La sua nomina ha portato per la prima volta una donna al vertice dell'Fmi e costituisce una prima volta "in rosa" anche alla guida della Bce.