Bolle che registrano milioni di dosi contenute in lotti diretti da Anagni a Bruxelles, due dei quali bloccati dai carabinieri e poi ripartiti per il Belgio. Lo stabilimento di AstraZeneca in Italia finisce sotto la lente dei Nas, inviati dal Governo dopo i sospetti europei su eventuali esportazioni da parte della società farmaceutica anglo-svedese fuori dall’Ue.
Il tutto sullo sfondo delle “forti inadempienze” da parte del colosso e denunciate dall’Europa: “di 120 milioni di dosi” che avrebbe dovuto consegnare nel primo trimestre secondo il contratto, ha tagliato a “30 milioni ma non è nemmeno vicino a questa cifra”.
E lo stesso premier, Mario Draghi, precisa: i lotti “sono partiti per il Belgio, alla casa madre. Da dove andranno da lì non so. Intanto la sorveglianza continua per quelli rimanenti”.
Anche i Paesi Bassi, per voce del premier olandese, Mark Rutte, sono pronti a “bloccare” l’esportazione di vaccini “se la Commissione Ue lo richiede”.
E la Francia attacca: AstraZeneca ha mantenuto “quasi integralmente” i suoi impegni “con la Gran Bretagna ma non con l’Unione europea” in materia di consegna dei vaccini ed è “una situazione completamente inaccettabile. L’Ue non sarà lo zimbello della vaccinazione.”