Se la scorsa estate la Spagna ha registrato solo 6,1 milioni di turisti, la previsione per il periodo da giugno a settembre 2021 è che il numero possa triplicare. Se anche così fosse, l’arrivo dei viaggiatori si attesterebbe ad appena il 50% dei 37 milioni ricevuti nell’estate del 2019, in uno scenario pre-pandemia.
Ma la Spagna non è sola in questa competizione per attirare i turisti europei. Le destinazioni iberiche dovranno competere con Italia, Grecia, Cipro e Malta per attirare i viaggiatori desiderosi di spostarsi dopo oltre un anno di confinamento.
La concorrenza del Nord Africa (Turchia, Egitto, Tunisia o Marocco), che è esplosa dal 2012, quest'anno sarà tiepida, poiché la situazione epidemiologica è significativamente peggiore rispetto ad altre destinazioni europee e i viaggi verso tali destinazioni saranno vietati o scoraggiati dalle autorità comunitarie.
Pertanto, la battaglia per attirare il turismo europeo è tutta interna all’Ue. Cinque paesi che proveranno a spartirsi i 190 milioni di turisti (meno della metà di quelli rilevati prima della pandemia) che dovrebbero viaggiare nei mesi estivi.
In ogni caso, molto dipenderà dal passaporto sanitario. Dalla metà di giugno i turisti potranno circolare liberamente in Europa a patto che possano dimostrare di essere guariti dal Covid, vaccinati o risultati negativi a un tampone. “Il green pass sarà pienamente operativo – ha detto Mario Draghi - ma nell’attesa il governo italiano ha introdotto un pass verde nazionale che entrerà in vigore a partire dalla seconda metà di maggio”.