La Commissione europea ha speso almeno 252 milioni di euro in 5 anni per progetti di promozione del consumo di carne e di altri prodotti di origine animale. Si tratta del 32% del totale a disposizione per il programma di promozione dei prodotti agricoli europei (776,7 milioni di euro), del quale un più modesto 19% è stato speso per promuovere frutta e verdura. Alla promozione del biologico è stato destinato il 9% della spesa totale e solo l’1% a favore di carne e latticini biologici.
Questi i numeri emersi dalla recente analisi che Greenpeace ha condotto sui progetti approvati negli ultimi 5 anni nell’ambito del programma europeo di promozione dei prodotti agricoli, molti dei quali hanno l’esplicito obiettivo di invertire l’attuale tendenza che vede i consumi di carne e latticini calare o crescere più lentamente rispetto al passato.
Numeri che in Italia evidenziano ancora più nettamente quale sia la direzione principale nella quale vengono investiti i fondi pubblici: più di un terzo dei fondi europei sono stati spesi per promuovere carne e latticini “nostrani” in Italia e all’estero, più del doppio di quanto destinato alla promozione di frutta e verdura che ha ricevuto il 17% dei fondi assegnati all’Italia, mentre al biologico è stato riservato uno scarso 6%.