Un nuovo studio dell’Università di Oxford evidenzia che il rischio di trombosi venosa cerebrale (CVT) a seguito dell'infezione da COVID-19 è circa 100 volte superiore al normale. E 8-10 volte superiore al rischio che si corre dopo la vaccinazione anti-Covid.
Ma il dato più interessante è un altro. Prendendo in considerazione i sieri prodotti da Pfizer o Moderna, la trombosi si è verificata in 4 casi su 1 milione. La quota sale a 5 (su 1 mln) con AstraZeneca.
Sebbene i ricercatori evidenzino che questi dati vanno presi con cautela, qualora fossero confermati anche da altri studi si aprirebbero numerosi interrogativi sui comportamenti adottati, in particolare dall’Ue e dall’Fda (l’Agenzia statunitense del farmaco) che hanno al momento sospeso la somministrazione del vaccino anglo-svedese.