Su un totale di 324 milioni di statunitensi, 221 milioni sono coperti da un’assicurazione privata e 111 sono sotto la ‘protezione’ del sistema pubblico. Rimane una quota pari a 26 milioni che non può contare su nulla. Per loro l’unica speranza è un’improbabile entrata finanziaria spot per pagare qualunque cura sia necessaria.
Il punto è che i dati (elaborati in un documento governativo allegato a questo articolo) sono relativi al 2019, dunque ben dopo l’entrata in vigore dell’Obamacare, la riforma (che Trump ha cercato invano di abolire) voluta dall’ex presidente che aveva, tra gli altri, l’obiettivo (raggiunto) di ampliare la platea coperta dal settore pubblico.
Negli Stati Uniti non esiste infatti un sistema sanitario nazionale, come ad esempio in Italia, che garantisce cure mediche universali finanziate attraverso la fiscalità generale. Per avere le cure, è necessario stipulare un’assicurazione sulla salute. Prima dell’Obamacare il servizio di assistenza gratuito, la Medicaid (gestito dai singoli Stati), era garantito soltanto alla parte più povera della popolazione, mentre il Medicare, ovvero cure sanitare agevolate finanziate con soldi pubblici, era riservato prevalentemente agli anziani con oltre 65 anni di età.
Entrambe le misure coprivano complessivamente solo una parte minoritaria della popolazione statunitense: la maggior parte dei cittadini sottoscriveva una polizza sanitaria con una compagnia assicurativa, in genere stipulata attraverso il datore di lavoro. Ma un’ampia fetta restava esclusa. Con l’Obamacare 32 milioni di cittadini in più sono ora coperti da un’assicurazione. Il che segna un passo in avanti, anche se la strada è ancora lunga visto che sono ancora 26 milioni a non essere coperti in alcun modo.
I punti principali della riforma introdotta da Obama
1.Le compagnie di assicurazioni non possono più rifiutarsi di contrarre la polizza in caso di preesistenza di particolari patologie.
2.Ampliamento del numero di persone coperte dal programma Medicaid (aperto ora a chiunque abbia redditi che non superino il 133% della soglia di povertà federale).
3.Benefici fiscali che rendono meno gravoso sostenere la spesa per una copertura assicurativa sanitaria.
4.Obbligatorietà di acquisto di un’assicurazione per gli aventi diritto (e relative sanzioni in caso di inadempienza, che partono da 95 dollari e arrivano fino al 2,5% del proprio reddito annuo).
5.Obbligo di contribuzione alle spese per l’assicurazione sanitaria dei dipendenti (valido per i datori di lavoro con oltre 50 persone alle proprie dipendenze).
Copertura_Sanitaria_USAGOV.xls