Fin quando viveva a Chicago l’ex professore di legge portava a casa 85 mila dollari l’anno. La moglie Michelle, come vicepresidente degli ospedali universitari della città, ne guadagnava già 317 mila. Poi, nel 2005, lui entra in Senato e si trasferiscono a Washington. Dove, dodici anni, due mandati presidenziali e due libri dopo, il loro conto in banca supera i 20 milioni. E tutto ciò prima del contratto del secolo (con Netflix).
Meglio di loro avrebbero fatto solo i Clinton, entrati alla Casa Bianca con 480 mila dollari sul conto corrente e usciti con 100 milioni. I revisori di FactCheck.org confutano questi numeri, ma confermano che i Clinton restano per il momento imbattuti.
Ma torniamo agli Obama. Cominciando dallo stipendio da 400 mila dollari l’anno (di pensione ora ne prende 200 mila) che, per i due mandati, fa oltre 3 milioni. Poi i diritti dei libri, compreso The Audacity of Hope e un volume per ragazzi, che in totale superano i 15 milioni di dollari. Il meglio arriva tuttavia dopo la presidenza. L’accordo con Netflix per produrre film si aggirerebbe nell’ordine dei milioni di dollari. E poi il circuito delle conferenze pagate fino a 400 mila dollari l’una.
L’ex coppia presidenziale fa ora parte dell’1% più ricco del Paese.