Dall’inizio dell’anno le forti oscillazioni dei rendimenti dei Btp e i ribassi dei corsi azionari e obbligazionari hanno impoverito le famiglie italiane che hanno perso oltre 140 miliardi della loro ricchezza finanziaria, il 3,2% del valore stimato alla fine del 2019.
Il Rapporto sulla stabilità finanziaria di aprile della Banca d’Italia aveva lanciato l’allarme, segnalando il rischio che nei mesi successivi i nuclei con redditi più bassi fossero costretti a dover disinvestire le loro attività (per la maggior parte inferiori ai 5 mila euro) così da assorbire il calo di reddito. A marzo è arrivato il lockdown, coinciso con una vera e propria fuga dei capitali esteri come non si vedeva dall’autunno del 2011.
In questo quadro di incertezza e di timori sui tempi della ripresa, famiglie e imprese continuano a trasferire i loro risparmi sui conti correnti che sono già aumentati di oltre 50 miliardi.