Lo spread BTp-Bund è una cattiva notizia. Ma i mutuatari italiani possono girarlo a proprio vantaggio dato che il debito è tarato sui tassi tedeschi mentre il credito verrebbe pagato a tassi italiani.
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Lo spread, quello tra BTp e Bund, è un problema per l’Italia. Ogni qualvolta sale - e adesso è tornato oltre i 200 punti base complici le tensioni sulla tenuta del governo - vuol dire che il Tesoro pagherà in proporzione più interessi della Germania per finanziare le nuove emissioni di titoli di Stato. C’è però un modo (ovvero acquistando BTp) per i mutuatari italiani di ‘girarlo’ a proprio vantaggio dato che il debito è tarato sui tassi tedeschi mentre il credito (di un eventuale investimento in titoli di Stato) verrebbe pagato a tassi italiani. Si tratta di una strategia non esente da rischi connessi alla solvibilità futura dell’Italia e tecnicamente attuabile da coloro che hanno della liquidità disponibile. Non è tuttavia qui considerato il ruolo dell’inflazione: qualora il livello dei prezzi al consumo dovesse restare molto elevato nel medio-lungo periodo andrebbe ad erodere il ‘guadagno’ ottenuto comprando BTp.