La corsa del Bitcoin prosegue senza freni. Dopo aver superato i 50.000 dollari nei giorni scorsi, la criptovaluta vola a quasi 54.000 e sfonda quota 1.000 miliardi di capitalizzazione di mercato. Un traguardo storico.
Solo nel 2021 il Bitcoin è salito di oltre l’85%, guadagnando più di 415 miliardi di capitalizzazione. Una corsa che si confronta con il -6% dei prezzi dell’oro e con i rialzi più contenuti di Wall Street. Lo S&P 500 dall’inizio dell'anno è in aumento del 4,5%, Il Dow Jones del 3,3% e il Nasdaq di quasi l’8%.
I recenti ‘endorsment’ di Elon Musk, Mastercard e BNY Mellon hanno accelerato la volata del Bitcoin. Nelle ultime ore proprio Musk è tornato a difenderlo, definendolo una versione “meno stupida” dei contanti.
Ma lo scetticismo intorno alla criptovaluta, altamente volatile, resta: qualcuno vede nella corsa una bolla destinata a scoppiare. Altri mettono in discussione il suo impatto ambientale. Il mining di Bitcoin è infatti responsabile del consumo dello 0,5% dell’elettricità globale. In pratica, l’energia richiesta per creare una singola transazione Bitcoin, in base ad alcune stime, potrebbe bastare per soddisfare le necessità energetiche di una famiglia media statunitense per un mese.
Il che, secondo alcuni, rende un controsenso acquistare un’auto elettrica Tesla con la criptovaluta (la casa automobilistica ha annunciato nei giorni scorsi che accetterà pagamenti in Bitcoin per le sue vetture).
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