Per anni le principali banche centrali hanno fatto di tutto per aumentare l’inflazione, ritenuta troppo bassa, senza riuscirci. Ora che il livello dei prezzi al consumo ha rialzato la testa, molte economie avanzate cominciano a preoccuparsi.
Cos’è? L’inflazione corrisponde alla perdita di potere d’acquisto nel tempo. È tipicamente espressa come la variazione annuale (o infra-annuale) dei prezzi di un paniere di beni e servizi di uso quotidiano.
Quali sono le cause? Può essere il risultato dell’aumento della domanda dei consumatori. Ma l’inflazione può anche aumentare e scendere in base a sviluppi che hanno poco a che fare con le condizioni economiche, come la produzione limitata di petrolio e i problemi della catena di approvvigionamento.
È ‘cattiva’? Dipende dalle circostanze. I rapidi aumenti dei prezzi creano problemi, ma moderati guadagni di prezzo possono portare a salari più alti e alla crescita dell’occupazione.
In che modo influisce sui redditi più bassi? L’inflazione può essere particolarmente difficile da sostenere per le famiglie povere perché spendono una fetta maggiore dei loro bilanci in beni di prima necessità come beni alimentari, alloggio ed energia.
Può influenzare il mercato azionario? Le attività finanziarie in generale sono storicamente andate male durante i boom dell’inflazione, mentre le attività tangibili come le case hanno mantenuto meglio il loro valore.
Cosa sta accadendo ora? Molte banche centrali ritengono che l’inflazione non si sta trasformando in una caratteristica permanente del panorama economico, anche se i prezzi stanno salendo molto rapidamente. Ci sono molte ragioni per credere che lo scoppio inflazionistico svanirà, ma alcuni segnali preoccupanti suggeriscono che potrebbe durare più a lungo del previsto.