“L’impatto complessivo degli incrementi dei tassi decisi a partire dallo scorso luglio, pari a 400 punti base, non si è ancora esplicato appieno. Ma il nostro lavoro non è ancora finito. Escludendo un mutamento sostanziale delle prospettive di inflazione, continueremo a innalzare i tassi a luglio”. Lo ha affermato il presidente della Bce, Christine Lagarde. “Abbiamo compiuto progressi significativi. Ma dinanzi alla persistenza del processo inflazionistico non possiamo abbassare la guardia e non possiamo ancora dichiarare vittoria”, ha spiegato Lagarde, aggiungendo: “Come ha scritto Helen Keller: i nostri peggiori nemici non sono le circostanze belligeranti, ma gli animi titubanti”.
Secondo Lagarde, inoltre, “la natura della sfida dell’inflazione nell’Eurozona sta cambiando. Stiamo assistendo a un calo del tasso di inflazione man mano che gli shock che originariamente avevano fatto salire l’inflazione diminuiscono e le nostre azioni di politica monetaria vengono trasmesse all’economia. Ma la trasmissione di questi shock è ancora in corso, rendendo più lento il calo dell’inflazione e più persistente il processo inflazionistico. Questa persistenza è causata dal fatto che l’inflazione si sta facendo strada attraverso l’economia in fasi, mentre diversi agenti economici cercano di trasferire i costi gli uni agli altri”.
Sono, poi, arrivate alcune parole inaspettate: “I profitti delle aziende hanno contribuito per due terzi all’inflazione nel 2022”, ha detto Lagarde. Questo è il punto centrale che finalmente anche il presidente della Bce riconosce. In effetti, una parte significativa dell’inflazione attuale è causata dall’aumento ingiustificato (o giustificato solo in parte) dei prezzi (come è stato più volte riportato su ‘quoted business’, come ad esempio qui) che stanno generando un’impennata dei profitti di una parte delle imprese afferenti ai settori coinvolti, oltre a quelli relativi ai beni energetici e alimentari. Resta aperta una domanda: le parole di Lagarde sono coerenti con gli annunciati ulteriori aumenti dei tassi di interesse?