Mario Draghi ha chiarito un aspetto e ne ha confermato un altro. I tassi di interesse non verranno ritoccati al rialzo fino a ottobre 2019. Anche perché, secondo il presidente della Bce, i rischi di una guerra commerciale non richiedono una deviazione dal piano deciso. E le aspettative dei mercati sono "molto ben allineate" a quelle di Francoforte.
Il governatore resta ottimista anche sulle prospettive economiche e ha riaffermato che il quantitative easing, il programma di stimolo monetario da 2,6 trilioni di euro della Bce, chiude quest'anno.
I mercati monetari attualmente valutano un aumento di 10 punti base del tasso sui depositi della Bce nell'ottobre 2019, in quello che sarebbe il primo rialzo dal 2011 dopo anni di politica monetaria espansiva.