La crescita c’è e aiuterà l'inflazione a risalire. Ma un notevole stimolo monetario è ancora necessario per sostenere la ripresa nel medio termine. Firmato Mario Draghi.
Il Quantitative easing continuerà al ritmo di 30 miliardi di titoli acquistati al mese da gennaio a settembre 2018. Ma potrà aumentare in dimensioni o durata degli acquisti di titoli, se dovesse essere necessario. In ogni caso continuerà finché l'inflazione non avrà raggiunto un livello adeguato e non sarà in grado di reggersi sulle proprie gambe.
I tassi di interesse restano invariati: 0 per cento, mentre quello sui prestiti marginali allo 0,25 e quello sui depositi a -0,40. L'inflazione dell'eurozona sarà pari all’1,5 per cento per il 2017 e il 2019, flessione nel 2018 all’1,4. Le stime sulla crescita sono state fissate al 2,4 per cento per il 2017, 2,3 il 2018 e 1,9 il 2019.