È dunque probabile che se anche l’ombrello della Bce appare sufficiente a coprire le necessità per quest’anno, certamente non lo è per i prossimi. “Si dovrebbe subito annunciare un piano di acquisti netti di almeno il doppio di quello messo sul tappeto– spiega l’economista Rony Hamaui - magari diluito su un arco di due o tre anni”.
Anche perché, in una situazione dove i debiti di famiglie, imprese e stato aumenteranno in maniera vertiginosa, il rischio è che la crescita economica venga soffocata per molti anni e che nessuno possa rimborsare questi debiti se non con sacrifici altissimi. In un simile scenario, la storia ci insegna che le conseguenze politiche e sociali sarebbero davvero complesse.
“Forse allora non vale la pena erigere barricate davanti agli Eurobond o ai fondi Mes, che comunque rimangono debiti da rimborsare, anche se a tassi bassi e in un periodo lungo, ma puntare a una vera e propria monetizzazione del debito dei paesi europei – propone Hamaui -. Almeno in questa fase, avrebbe poche controindicazioni in termini inflazionistici, ma porterebbe un gran beneficio nel superare la crisi peggiore del secondo dopo guerra.”
In fondo, Ludwig Feuerbach ci ricorda che “il dogma è nient’altro che un esplicito divieto di pensare”.