BCE valuta di estendere il quantitative easing al 2018. Timore per l'apprezzamento dell'euro

BCE valuta di estendere il quantitative easing al 2018
Il presidente della BCE, Mario Draghi

I consiglieri della Banca centrale europea hanno discusso il mese scorso diverse ipotesi di estensione del quantitative easing nel 2018 e hanno espresso una diffusa preoccupazione per il rapido apprezzamento dell’euro. E’ quanto emerge dai resoconti del consiglio di politica monetaria di settembre.

I mercati si aspettano che questo mese la Bce annunci una riduzione dell’importo degli acquisti mensili di un terzo a 40 miliardi di euro, a partire da gennaio, insieme ad un prolungamento del programma, la cui scadenza è indicata a dicembre 2017, di sei o nove mesi.

Se i consiglieri hanno espresso una fiducia crescente sul sentiero dell’inflazione, alcuni hanno evidenziato come l’impatto negativo del rally dell’euro potrebbe essere stato sottovalutato, creando così rischi al ribasso su alcune proiezioni dell’inflazione. E in effetti, il capoeconomista Peter Praet ha chiesto un “attento monitoraggio” del tasso di cambio.

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