Il calendar provisioning della Bce, che impone la progressiva svalutazione dei crediti deteriorati fino al 100%, è “una norma sbagliata” e andrebbe rivista: “Applicata nel post Covid è come una bomba atomica e determinerebbe un disastro nel bilancio delle banche. Non solo nelle nostre”.
Lo ha affermato l’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, nel corso dell’audizione alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle banche, sull’applicazione delle misure per la liquidità.
La Banca d’Italia intanto ha comunicato che le sofferenze bancarie nette a luglio sono diminuite del 15,2% sui dodici mesi attestandosi a 24,601 miliardi (a giugno la riduzione era stata del 12,3%).