Rispettando le attese dei mercati, la Bce ha lasciato i tassi d'interesse bloccati: quello di riferimento resta allo 0% e quello sui depositi a -0,40%. La decisione è in linea con le attese del mercato.
Il Consiglio direttivo continua a prevedere che i tassi di interesse rimarranno ai loro livelli attuali per lungo periodo di tempo e "ben oltre l'orizzonte degli acquisti netti di attività". Tradotto, non si prevedono aumenti dei tassi anche successivamente alla fine del quantitative easing, la cui scadenza è al momento fissata per settembre 2018.
Una decisione comunicata oggi, invece, non era prevista: l’Eurotower a sorpresa ha cancellato la formula con cui si è sinora impegnata ad espandere il piano di quantitative easing in termini di entità e/o durata nel caso di un peggioramento delle prospettive.
Al momento è, tuttavia, una prospettiva da escludere come confermano le parole di Draghi: “I dati ci confermano la forte e diffusa spinta della crescita dell'Eurozona, attesa nel breve termine a tassi più forti del previsto".