In un giorno triste per la Turchia, il 3 ottobre, che ha visto la conferma della condanna all’ergastolo senza condizionale da parte della Corte d’Appello di Istanbul per sei scrittori e giornalisti molto noti – tra i quali Ahmet Altan, 67 anni, suo fratello Mehmet, 65 anni, la veterana del giornalismo turco Nazlı Ilıcak, 74 anni - accusati di aver “attentato all’ordine costituzionale” durante il tentato golpe del 15 luglio 2016, passa in secondo piano una notizia che segnala un ulteriore peggioramento dello scenario macroeconomico della Turchia.
Il tasso di inflazione su base annua è salito a circa il 24,5% a settembre, il livello più alto delgi ultimi 15 anni. Ad agosto la crescita del livello dei prezzi aveva segnato il 17,9%.
Intanto la lira turca continua a precipitare: ha perso quasi il 40% del suo valore dall'inizio dell'anno. Ciò implica che la banca centrale subirà ulteriori pressioni per aumentare i tassi di interesse al fine di arginare l'inflazione, nonostante Erdogan ritenga l’alto livello dei tassi di interesse il principale male del paese.
Intanto il ministro dell’Economia, Berat Albayrak - che è il genero di Erdogan - ha dichiarato che la prossima settimana annuncerà nuove misure.