Deutsche Bank, derivati: 50 miliardi finiranno in una "bad bank"

La prima banca europea (in crisi) studia una "bad bank" per alleggerirsi delle attività rischiose ritenute non più centrali nel business. Taglio netto con l'investment banking

Deutsche Bank, derivati: 50 miliardi finiranno in una "bad bank"

Dopo il mancato matrimonio con Commerzbank e alla ricerca di rilancio, il colosso bancario tedesco Deutsche Bank – il primo istituto di credito a livello europeo - starebbe avviando un'ampia ristrutturazione delle sue attività di trading negli Usa, allontanandosi dal modello dell'investment banking.

L'amministratore delegato di Deutsche, Christian Sewing starebbe pensando alla creazione di una bad bank, dove far confluire fino a 50 miliardi di dollari di attività finanziarie rischiose non core (in particolare derivati di vecchia data), che dovranno essere custodite o vendute.

La ristrutturazione prevede il forte ridimensionamento o la chiusura delle attività di trading al di fuori dall'Europa. L'obiettivo di Sewing sarebbe quello di spostare il cuore delle attività di Deutsche dall'investment banking al retail e alla gestione patrimoniale.

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