Commerzbank, secondo istituto tedesco di credito, in un report suggerisce di liberarsi dei titoli di Stato italiani e concentrarsi invece sul debito francese. Se il consiglio venisse seguito da un grande numero di investitori lo spread e il nostro debito pubblico crescerebbero in misura imprevedibile.
Secondo la banca tedesca, il taglio del debito italiano in autunno sarà inevitabile, anzi “l’aumento dei rendimenti e la discesa dei Btp sotto l’investment grade (ovvero tra i titoli ‘spazzatura’) aiuterà a superare le resistenze politiche interne, contrarie a un intervento dell’Ue condizionato a misure di finanza pubblica”, riporta un’analisi del responsabile della strategia sui tassi di interesse della banca tedesca.
Commerzbank è a sua volta da tempo in crisi. Tanto che per non chiudere dopo le perdite sui mercati, dovette essere nazionalizzata, nel 2009, con 10 miliardi di fondi pubblici, in cambio di un 25% delle azioni. Lo Stato tedesco ne è ancora azionista, visto che non riesce a vendere la propria quota residua (14%). E due anni fa non è riuscita la fusione con l’altro colosso Deutsche Bank.