La pandemia causerà, anzi lo sta già facendo, un cambiamento nella abitudini di consumo da parte dei cittadini. E qualcuno potrebbe avvantaggiarsene più di altri. Vediamo chi, ad esempio, negli Stati Uniti.
In testa c’è l’operatore della grande distribuzione Walmart, che è ben posizionato per trarre vantaggio dalla crescita del commercio elettronico. L’azione è aumentata di quasi il 9% da inizio 2020.
C’è poi il gigante dell’e-commerce Amazon, che ha visto le sue azioni salire di più del 25% quest’anno, e Salesforce, grazie alla sua ampia suite di soluzioni aziendali basate su cloud.
Le azioni di Microsoft sono salite di quasi il 9% da gennaio.
Anche titoli come Snapchat e Facebook sono considerati appetibili, così come Spotify potrebbe rappresentare la migliore scommessa sul passaggio secolare verso il consumo di audio digitale.
Resiste Nike, che continua a veder crescere la sua presenza digitale, e il produttore di biciclette per l’allenamento indoor Peloton, che può beneficiare della sua posizione di leader nel fitness domestico.
Un’area che potrebbe vedere un grande cambiamento nelle abitudini dei consumatori è quella dei cosmetici e della cura della persona, che sarà più orientata al ‘fai-da-te’. Società come Coty ed Estee Lauder sono pronte a trarne beneficio.
Un altro titolo che potrebbe rimbalzare nel mondo post-coronavirus è quello di Wendy, che era già focalizzata sulla costruzione di una piattaforma digitale, e Home Depot, che potrebbe beneficiare del fatto che i consumatori trascorrono più tempo in casa ed essere quindi stimolati in progetti di miglioramento della loro abitazione.
Quindi il mondo dei videogiochi. Qui troviamo Take-Two Interactive ed Electronic Arts, nonché Activision Blizzard.
I costruttori immobiliari si aspettano un rimbalzo della domanda dopo la pandemia. La società DR Horton potrebbe beneficiare di questa dinamica.
Nonostante la crisi del settore aereo e turistico, Delta ha una minore esposizione alla concorrenza tipica delle compagnie aeree e una posizione finanziaria tra le migliori del settore.
Infine, il settore della gestione dei rifiuti.